lunedì 25 giugno 2018

Il lavoro “bello” della vita.

... Il lavoro “bello” della vita è la generazione di una persona nuova, l’educazione delle sue qualità spirituali e creative, l’iniziazione all’amore della famiglia e della comunità, la cura delle sue vulnerabilità e delle sue ferite; come pure l’iniziazione alla vita di figli di Dio, in Gesù Cristo. ...
Da dove viene, infatti, il lavoro sporco della morte? Viene dal peccato. Il male cerca di persuaderci che la morte è la fine di ogni cosa, che siamo venuti al mondo per caso e siamo destinati a finire nel niente.  ...
La cultura della vita, infine, deve rivolgere più seriamente lo sguardo alla “questione seria” della sua destinazione ultima. Si tratta di mettere in luce con maggiore chiarezza ciò che orienta l’esistenza dell’uomo verso un orizzonte che lo sorpassa: ogni persona è gratuitamente chiamata «alla comunione con Dio stesso in qualità di figlio e a partecipare alla sua stessa felicità. ... La sapienza cristiana deve riaprire con passione e audacia il pensiero della destinazione del genere umano alla vita di Dio, che ha promesso di aprire all’amore della vita, oltre la morte, l’orizzonte infinito di amorevoli corpi di luce, senza più lacrime. E di stupirli eternamente con il sempre nuovo incanto di tutte le cose “visibili e invisibili” che sono nascoste nel grembo del Creatore. Grazie.
 DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI ALL'ASSEMBLEA GENERALE DELLA
PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA -
Sala Clementina - Lunedì, 25 giugno 2018
Da Internet
Pizzocalvo (Idice di San Lazzaro di Savena)

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