Gesù, uomo super vero ed unico Superman

 Gesù, uomo super vero ed unico Superman

Gesù è stato bambino, adolescente, giovane, uomo.

Il suo corpo, nato da Maria, è cresciuto secondo le leggi fisiche che regolano i nostri corpi umani.


Maria e Gesù non avevano il peccato originale e quindi nemmeno le conseguenze del peccato originale.

I loro corpi, da 2000 anni viventi in cielo, sono stati concepiti in un seno di donna, nati e cresciuti su questa terra, morti e risorti senza corruzione.

 

Gli occhi di Gesù.

Mi domando … e penso.

Gesù, in preghiera sul monte, solo. 

Vede il Padre, certamente.

 

Ma gli occhi umani di Gesù vedono anche il sole, la luna e le stelle.

Lo sguardo penetra le sue creature celesti, entra nelle galassie, oltre gli spazi che ora noi conosciamo solo attraverso foto e misure, conosce i confini dell’universo, si inabissa nei segreti del cosmo, nulla gli è ignoto, né leggi, né eventi, né confini, né tempo, né spazi, nulla.




Vede il luogo dove un giorno salirà col suo corpo glorioso e dove accoglierà poco dopo sua Madre. È il paradiso.

 

Ma siamo ancora nel nostro universo? O oltre questo universo? Noi ne conosciamo la Via, Egli è la Via. Egli tornerà e ci porterà con Sé e staremo con Lui per sempre.

Gesù, guarda il cielo, i tramonti, le albe e le notti. Conosce quelle leggi che regolano i movimenti di tutte le sue creature, sono sue le creature e le leggi, Egli le conosce tutte, una per una.

Egli, salendo al cielo, ci ha detto che va a prepararci un posto, che nella casa di suo Padre ci sono molte dimore, che va a preparaci il posto, per poi tornare a prenderci.

Un posto.

Anch’io guardo spesso il cielo, cerco di osservare di notte e di giorno, cerco di oltrepassare le nubi e le stelle … cerco … dove è quel posto? Perché deve pur esserci un contatto o una connessione tra qui e là.

Gesù e noi siamo stati su questa terra e ci porterà in quel posto.

 

Io penso che ora Egli sta governando l’universo. Quelle cose che gli scienziati con fatica, studio ed esperimenti, cercano di intuire, Egli le conosce, perché le ha fatte.

Egli è come il timoniere della nave dell’universo e la guida verso un porto, che noi ancora non conosciamo.

Dopo il peccato originale, il Cristo deve certamente ricapitolare anche le forze, i movimenti, le leggi dell’universo. Anche l’universo deve risorgere. Non bastano più le leggi della prima creazione.

Il Cristo sta modificando e plasmando un cielo nuovo e una terra nuova, perché questo cielo e questa terra un giorno non ci saranno più. Ed è necessario che anche l’universo conosca la morte, come la conosciamo e la conosceremo noi, singoli esseri umani.

 


La morte, invenzione di misericordia di Dio Padre, è l’operazione drammatica, ma salutare, che ci salva dalla morte eterna.

Uniti alla morte di Gesù, noi, e tutta la terra e tutto l’universo insieme, con la nostra morte in Cristo, ci liberiamo da ogni traccia del male, del peccato e del veleno demoniaco, che è entrato nel genere umano col peccato originale.

Adamo ed Eva mangiano un frutto offerto dal serpente antico e la morte, entrata nel mondo per invidia del diavolo, diventa la regina dell’universo.

Noi mangiamo il Corpo e il Sangue di Cristo, che ora è il Risorto in cielo, e stiamo divenendo il Corpo mistico di Cristo.

Come sarà la casa del Padre, che Gesù ci sta preparando?

 



Gesù Cristo è il grande Architetto che tutto misura, guida e dirige.

 

Egli è il più grande metafisico esistente, che conosce e distingue ogni realtà che esiste, perché né è il Creatore.

Fin da bambino ha visto sulla tavola di casa il pane e il vino. Egli conosce, perché da Lui ideati e creati, la sostanza e gli accidenti del grano e dell’uva, del pane e del vino. Un giorno darà a degli uomini il potere di trasformare la sostanza del pane e del vino nella sostanza del suo corpo e del suo sangue, Corpo e Sangue di un Uomo, che è anche Dio.

Transustanziazione, dirà la Chiesa Cattolica, dopo secoli e secoli. Restano gli accidenti del pane e del vino, ma la sostanza muta: non più pane, ma il Corpo di Cristo; non più vino, ma il sangue di Cristo. A modo di sostanza.

 



Egli è l’unico vero supereroe, con poteri sovraumani, che cammina sulle acque, riattacca un orecchio, guarisce i malati, fa udire i sordi, fa parlare i muti, fa vedere i ciechi e camminare gli zoppi, fa risorgere i morti e perdona i peccatori, legge i segreti dei cuori e guarisce i lebbrosi.

 



-       Cosa sarebbe successo se ai suoi apostoli, invece dei Sacramenti che ora conosciamo, avesse dato il potere di moltiplicare il pane e i pesci, di trovare tesori nella bocca dei pesci, di ripetere pesche miracolose, di trasformare i sassi in pane, di camminare sulle acque e di calmare le tempeste, di fare risorgere i morti, guarire tutte le malattie? 

 

-       Cosa sarebbe successo se avesse fatto risorgere Mosè ed Elia sul monte Tabor? Egli poteva far risorgere tutti i morti. Poteva fare tante altre cose … anche scendere dalla croce.

 

-       Poteva far conoscere agli uomini i segreti delle leggi della natura, raccontare come era fatto l’universo, dotare l’umanità di facoltà superiori … Poteva certamente condurre l’uomo in tutto il cosmo … avrebbe certamente potuto.

 

-       Ma non era questo il piano di Dio. Non era questa la volontà di Dio. E quindi nemmeno la sua volontà umana.

 


 

Egli, con i suoi occhi, che ricordano quelli di Maria, guardava il cielo stellato la sera e le notti silenziose.

Tutto fu fatto per mezzo di lui. Egli tutto conosce.


Ma ora contempla con gli occhi di uomo quello che al principio, come Dio, aveva ammirato dicendo: “e tutto era buono”.

 

-       Cosa sarebbe successo se, invece del discorso delle Beatitudini, ci avesse insegnato le costellazioni, le galassie, i confini dell’universo, i segreti del cielo e della terra?

 

-       Avremmo potuto costruire astronavi, viaggiare nello spazio interstellare, come un lampo giungere ai confini della galassia e oltre e oltre …

 

-       Avremmo potuto governare i lampi, la luce, tutte le energie e forze del cosmo

 

-       Avremmo potuto fare … andare … costruire …

 

Egli sul monte Tabor fa vedere il suo corpo trasfigurato e anche la sua veste è candida come la neve, luminosa.

Con lui sono Mosè ed Elia. Essi vengono dal regno dei morti. Il loro corpo è apparente, non reale.

Gesù avrebbe potuto fare risorgere Mosè ed Elia. E perché no?


Avrebbe potuto dal monte Tabor scendere agli inferi con loro e fare risorgere tutti i figli di Adamo ed Eva, iniziando proprio da Adamo ed Eva fino all’ultimo essere umano morto.

Ma se lo avesse fatto, la terra li avrebbe contenuti tutti? Era pronta la terra a riprendere i suoi morti, che dalla polvere erano stati tratti e alla polvere erano tornati? Quanti e quali problemi di natura abitativa, logistica, alimentare, di lingua, usi e costumi e …

Ma era questa la vita e la vittoria sulla morte che Dio voleva?

Con la mia mente cerco di immaginare folle e folle sorgere dalla terra, su tutta la terra. Gesù, anche come uomo, conosceva ogni singolo essere umano, da Adamo ed Eva all’ultimo concepito. 

Egli è il Creatore e il Redentore, il Giudice del genere umano. Certamente poteva giudicare i vivi e i morti fin che era su questa terra, fare risorgere i morti e rendere immortali i viventi e le generazioni future. Lo poteva fare. Ma era conveniente? Era questa la volontà di Dio?

No. Non era venuto per dare una vita terrena immortale su questa terra o su questo universo. Non era venuto per fare ritornare Adamo ed Eva, con i figli, nel paradiso terrestre. Un’altra era la promessa: schiacciare la testa al serpente, fare trionfare la stirpe della Vergine sulla stirpe del serpente. Era ed è ancora in atto la grande battaglia. Il genere umano, che pur sarà strappato nella totalità alla morte, per la morte di Cristo, resterà in eterno diviso tra le due stirpi

Bologna, 11 giugno 2023

 

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