Spazio e tempo (2/3)

 

Spazio e tempo

Seconda Parte (2/3)

 Che siano una cosa sola

 Ora mi domando qual è il rapporto tra queste realtà:

- il cosmo, con la realtà fisica di corpi, movimenti, mutamenti, tempo e spazio;

- le anime umane, realtà spirituale immortale, dotate delle facoltà dell’intelletto e della volontà, forme sostanziali dei corpi nati da Adamo ed Eva;

- gli angeli, realtà spirituale di innumerevoli schiere angeliche celesti e altre infernali;

- Dio, puro spirito.

 


Il racconto della creazione ci descrive una armonia tra queste quattro dimensioni del reale. Adamo ed Eva, col loro corpo sono parte del cosmo; con la loro anima spirituale dialogano con Dio, tra di loro e con gli angeli santi. Armonia in tutto, senza confusione.

Adamo ed Eva vogliono però conoscere quel qualcosa che Dio ha proibito, pena la morte. E quella voce li inganna, peccano e subito dopo sanno di essere nudi e si nascondono.

Non c’è stato più posto in cielo per Satana e i suoi angeli. Non c’è più posto nell’Eden per Adamo ed Eva e i loro figli. Ecco la morte. Morte eterna per i demoni. Morte non eterna, ma nel tempo, per gli uomini.

Ora mi domando. Il tempo e lo spazio accolgono tutte le creature dell’universo, uomo compreso. Un altro tempo e altri spazi accolgono gli angeli. Un eterno presente, senza tempo e senza spazio, rappresenta per noi ciò che è l’eternità di Dio.

Nel nostro cosmo sappiamo che lo spazio è dato dalla realtà dei corpi, è ciò che attornia i corpi; e sappiamo che il tempo fa parte del cosmo. Noi siamo come parte di un insieme di forze e movimenti che generano e mutano i corpi e quindi generano e mutano lo spazio e il tempo.

Come su una dimensione diversa, che fa parte comunque della creazione, che non possiamo cogliere con strumenti sensibili, che solo comprenderemo appieno con le nostre facoltà spirituali dopo la nostra morte, ci sono gli angeli; il loro tempo, l’eviternità, ha avuto un inizio e non finirà mai; i loro spazi, che noi conosciamo come paradiso ed inferno, sono spirituali.

Noi non possiamo dominare questa dimensione.


Ma essi conoscono noi e il nostro universo molto meglio di noi, e possono, se Dio lo ordina loro o lo permette loro, dominare la nostra realtà corporea.

Come l’Arcangelo Gabriele che va da Maria a Nazareth e le annuncia l’Incarnazione del Figlio del Padre, per opera dello Spirito Santo. Egli contempla il Volto di Dio, Uno e Trino, e l’annuncia a Maria. Egli vede e adora Dio, egli vede e scende da una Vergine, di nome Maria. Conosce il tempo: le annuncia i sei mesi della gestazione di Elisabetta. Egli domina il nostro spazio-tempo. Era la pienezza del tempo. L’ora era venuta. La Vergine era nata e aveva ormai raggiunto l’età per diventare la Madre di Dio, nello spazio e nel tempo del nostro universo.

Corpo da corpo. Il corpo di Gesù dal corpo di Maria. Nel nostro tempo e nel nostro spazio. Hanno respirato la nostra aria terrestre, hanno camminato su questa nostra terra.

Ma, l’anima? Le nostre anime, come quelle di Maria e di Gesù, non vengono da un altro corpo, non vengono da un’altra anima. Non generano e non sono generate, sono create.

Sono di un’altra dimensione.

Su questa terra, come forme sostanziali dei singoli individui umani, vivono nello spazio-tempo terrestre.

Dopo la morte, come forme separate, vivono nello spazio-tempo degli angeli.

Dopo la resurrezione da morte, vivono nello spazio-tempo degli angeli e dei cieli e terra nuovi; come non lo sappiamo ora.

 


Gesù muore in croce. Il suo corpo divino, custodito dagli angeli e dagli uomini, è su questa nostra terra. La sua anima scende agli inferi e al terzo giorno riprende il proprio corpo.

Scendo, con la mia immaginazione, agli inferi con l’anima di Gesù.

Immense innumerevoli sconfinate anime lo aspettano da secoli e da millenni. Adamo ed Eva, Caino ed Abele, Melchisedec, Abramo, Mosè, Davide, … i Faraoni d’Egitto, l’homo sapiens, i senza nome di tutti gli scheletri scoperti dall’uomo e di tutti quelli che restano celati nel ventre della terra e nei segreti delle acque. Sono senza numero.

Ma dove sono? Sono in un tempo-spazio che ha avuto un inizio e che ora sta per terminare. Gli inferi.

Con Gesù, giudice dei vivi e dei morti, le anime, come davanti alla pietra angolare, si suddividono come in due fiumi in lento veloce movimento.

Uno sale al cielo, in paradiso. In esso vi è come un bordo, una grande insenatura, una riserva come un grande lago, dove questo fiume si sofferma un po’ e dove è come in attesa. È il purgatorio.

E il secondo precipita nell’abisso dell’inferno.

Le accolgono gli angeli: santi in paradiso e in purgatorio; demoni nell’inferno. Le anime entrano nel loro spazio-tempo.

Le anime ora conoscono il loro destino eterno. In paradiso sono con gli angeli santi. Nell’inferno con i demoni. Ora entrano nel mondo degli angeli e iniziano a condividere il loro spazio-tempo. Le anime sante in paradiso già vedono il Volto di Dio e celebrano la Liturgia celeste insieme con gli angeli santi. Le anime purganti sanno che Lo vedranno e pregano. Le anime dei dannati sanno che Dio è Dio, ma Lo bestemmiano.

 

Fine Seconda Parte (2/3)

Matilde

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