«Qualsiasi forma di prostituzione è una riduzione in schiavitù, un atto
criminale, un vizio schifoso che confonde il fare l'amore con lo sfogare
i propri istinti torturando una donna inerme. È una ferita alla
coscienza collettiva, una deviazione all'immaginario corrente. È
patologica la mentalità per cui una donna vada sfruttata come se fosse
una merce da usare e poi gettare. È una malattia dell'umanità, un modo
sbagliato di pensare della società».
Lo scrive Papa Francesco nella
prefazione del libro “Donne crocifisse” (Rubbettino) di don Aldo
Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIIIhttps://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2019/07/29/news/il-papa-qualsiasi-forma-di-prostituzione-e-un-atto-criminale-e-un-vizio-schifoso-1.37239367
Il Concilio Vaticano II allarga lo sguardo sulla questione della
castità dal riferimento alla vita presente a quello sul piano divino originario
(«in principio») e, al di là di questo,
alla futura resurrezione (cf Mt 22, 30) in linea col suo taglio antropologico
ed escatologico, nonché con la sua impostazione conciliativa Chiesa-mondo.
Ciò ha per conseguenza una visione della sessualità umana tale da
coglierla in tutta la sua dignità come espressione di santità e dell’amore più
intimo e completo che possa esistere tra due esseri umani, ossia quello tra
uomo e donna.
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https://padrecavalcoli.blogspot.com/2019/07/una-nuova-proposta-sul-concetto-di.html