Acqua e pianeti

 

Acqua e pianeti

 

Ho letto:

 

-       Esistono 6 miliardi di pianeti come la Terra nella nostra galassia, l’annuncio degli scienziati (6 marzo 2024)

-       Gli astronomi rivelano un nuovo legame tra acqua e formazione dei pianeti (29 febbraio 2024)

 

Quanto tempo è stato necessario per l’uomo scoprire queste realtà.

Ma esse sono lì da tanto tempo, da prima che l’uomo ci fosse.

E sono state fatte proprio per lui.

Sono in attesa di quella umanità, per la quale erano state predisposte e preparate.

 

Con la mia fantasia ora spazio nel nostro immenso universo. Ci sembra tanto grande e lo è. Ma ne conosciamo solo una piccola parte.

Tutti questi pianeti sono per noi.

Immagino quei pianeti abitati da uomini e donne, grandi e piccini, da animali d’ogni specie, da piante e fiori, uccelli e farfalle che volano su prati fioriti e ruscelli freschi e chiacchierini.

Case, auto, e cose e cose che non posso nemmeno immaginare.

Un universo in espansione.

Famiglie umane che, come arca di Noè, portano nel cosmo animali e piante d’ogni specie.

Armonia, arte, pace, lavoro …

Il corpo umano segue la mente umana. Essa può conoscere le leggi della natura, le distanze, le gravità, gli spazi infiniti … tutto all’uomo era manifesto e chiaro, tutto era bello e buono.

Tutto gli era dato, perché lo coltivasse, lo dominasse e lo custodisse.

Il corpo di Adamo ed Eva, animati da un’anima immortale e in grazia, non temeva il buio e il freddo dello spazio, perché tutto ciò era la sua casa dove crescere e moltiplicarsi senza fine.

Ovunque nel cosmo avrebbe trovato e piantato alberi con frutti belli da vedere e buoni da mangiare.

Immagino che nei viaggi interstellari, come sulla terra e nei pianeti, Dio passeggia con Adamo ed Eva, e i loro figli e i figli dei figli, alla brezza dei giorni dipinti con i colori più vari.

Tutto era bello e tutto era buono.

 

Adamo ed Eva conoscono i segreti della natura del cosmo e del loro corpo.

Conoscono anche il loro Creatore e Signore.

Conoscono le creature angeliche che adornano Dio.


Immagino attività, movimenti, suoni, incontri.

Gli angeli, queste creature celesti, guidano e accompagnano Adamo ed Eva nella scoperta e nella cura di tutto il creato.

 


Ma c’è un ma.

Su un unico albero, un frutto proibito.

Su un unico albero, uno spirito che non passeggia nel paradiso terrestre.

Adamo ed Eva conoscono anche questa realtà.

Possono avvicinarsi. Vedono. Toccano. Parlano

Credono all'inganno e non credono alla morte promessa.

Adamo ed Eva mangiano la loro condanna, che è la condanna di tutta l’umanità, la nostra condanna.

Si aprono i loro occhi e scoprono di essere nudi.

Sanno di essere stati ingannati.

Sanno che ora li attende la morte. Non conoscono ancora la morte.

La conosceranno.

La stiamo conoscendo da millenni e millenni e continueremo a conoscerla fino alla fine dei tempi.


La nostra piccola terra diventa l’unico nostro pianeta.

Dalla polvere di questa terra siamo stati plasmati, polvere di questa terra ritorniamo, generazione dopo generazione.

Gli occhi e la mente scrutano i cieli e la terra, continue scoperte. 

Lassù o laggiù, ovunque, riconosciamo l’universo come casa nostra.


Ma quel cosmo fatto per noi rimane vuoto.

Dio ha inventato la morte per noi.

Ed è immensa misericordia.

 

Se l’umanità fosse rimasta immortale, se avesse abitato per sempre l’universo intero, se avesse solcato i cieli alla guida e al dominio di satana e dei suoi angeli?

Un inferno di guerra, di odio, di distruzioni, di rivalità e di morte.

Tutto l’inferno e tutti gli angeli ribelli, danzanti nell’universo, avrebbero accompagnato l’umanità in un vortice di ribellione e di menzogna, in una vita che avrebbe bramato la morte, una fine.


Ma Dio pone un limite.

Il principe di questo mondo si deve accontentare di questo mondo, della nostra piccola terra.

Il principe di questo mondo, maledetto da Dio, si deve accontentare della polvere di questa nostra terra.

 

E l’uomo, ritornando polvere in questa terra con la morte, si libera dal principe di questo mondo.

 

 

Il corpo sembra rifiutarsi di seguire quel desiderio dell'uomo, che lo spinge a conquistare e a possedere quel cosmo che iniziamo a vedere e a conoscere sempre meglio.


 

N.G.Matilde

Bologna, 11.3.24

Nessun commento:

Posta un commento