giovedì 15 agosto 2013

Il corpo della persona

“In un numero sempre maggiore di Paesi e’ legalizzato l’affitto dell’utero, la peggiore degradazione del corpo femminile, ridotto a produttore di bambini”. E’ un passaggio dell’omelia della messa di Ferragosto del Cardinale di Bologna Carlo Caffarra nel Parco di Villa Revedin, in occasione dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. ”Lo splendore e la dignita’ del corpo e’ veramente riconosciuta nella nostra cultura? Ci sono purtroppo molti fatti che ci dicono di no. L’uso impudico del corpo della donna – ha detto ancora Caffarra – e’ spesso il mezzo per reclamizzare e vendere prodotti di ogni genere. Il fatto che la persona umana e’ persona-uomo e persona-donna, e’ oggi considerata una diversita’ che non ha in se stessa e per se stessa significato e valore. Non si riconosce piu’ la ricchezza spirituale che si trova diversamente nel corpo della donna e nel corpo dell’uomo”. Se il corpo di Maria ”e’ gia’ stato glorificato, come lo sara’ il nostro, il corpo non e’ un bagaglio di cui dobbiamo, prima o poi, scaricarci come di un peso. Il nostro corpo e’ la nostra persona, e la nostra persona e’ il nostro corpo. La redenzione, la salvezza della nostra persona non sarebbe vera, non sarebbe totale se non fosse anche la redenzione, la salvezza del corpo. Non possiamo separare il corpo dalla persona, e considerarlo come fosse ‘qualcosa’ e non ‘qualcuno’: lo stesso rispetto che si deve alla persona, lo si deve al suo corpo. Considerate, fratelli e sorelle, come tutti i doni della salvezza ci vengono dati attraverso il corpo. E’ il corpo del bambino che e’ lavato nel S. Battesimo; e’ la nostra fronte che e’ stata unta nella Cresima; e’ mangiando una piccola ostia che noi ci uniamo al corpo di Gesu’; e’ unendo umanamente i loro corpi, che gli sposi portano a compimento la sacramentalita’ del loro matrimonio”.
Card. Carlo Caffarra  -  Bologna, 15 agosto 2013 (http://www.caffarra.it/)
Testo tratto da periodico internet - Google News del 15.8.13