mercoledì 25 settembre 2013

Benedetto XVI a Odifreddi

Piergiorgio Odifreddi contesta — b ollandolo
come distinzione ormai superata dal
lontano 1968 in virtù della comparsa sulla
scena delle intelligenze artificiali — il fatto
che una ragione oggettiva necessiti sempre
un soggetto, una ragione dunque consapevole
di se stessa. Ebbene, con precisione, Benedetto
XVI ribatte spiegando come in realtà
sia proprio (e anche) la stessa intelligenza
artificiale a dimostrare l’assunto, trattandosi
di una intelligenza affidata ad apparecchiature
e trasmessa loro da soggetti coscienti,
imputabile cioè all’intelligenza umana di chi
ha creato le apparecchiature medesime.
È questo solo uno tra i tanti punti analizzati
nella lunga, ricca, appassionata e nitida
lettera di risposta da parte di un uomo che
vuole — e che per tutta la sua vita ha sempre
voluto — un vero dialogo tra la fede dei cristiani
e la fede scientifica.

Da: L'Osservatore Romano del 25.9.13, p.5

"La fede, la scienza, il male". La lettera di Benedetto XVI al matematico Odifreddi

"Cio che Lei dice sulla figura di Gesù non è degno del suo rango scientifico", scrive il Papa emerito al matematico.
"La fede, la scienza, il male". La lettera di Benedetto XVI al matematico Odifreddi