venerdì 15 novembre 2019

E di cosa ha invidia il diavolo?


«E di cosa ha invidia il diavolo? Della nostra natura umana». «E voi sapete perché? Perché il Figlio di Dio si è fatto uno di noi. Questo non può tollerarlo, non riesce a tollerarlo». 

 «Questa — ha detto il Pontefice — è la radice dell’invidia del diavolo, è la radice dei nostri mali, delle nostre tentazioni, è la radice delle guerre, della fame, di tutte le calamità nel mondo».

« ... Il seminatore dell’odio è questo». 

«Alcuni dicono: ma padre il diavolo non esiste, è il male, un male così etereo... Ma la Parola di Dio è chiara. E il diavolo se l’è presa con Gesù, leggete il Vangelo: che abbiamo fede o che non ne abbiamo, è chiara».


Preghiamo il Signore, è stata l’invocazione finale del Papa, «che faccia crescere nel nostro cuore la fede in Gesù Cristo, suo Figlio», che ha preso la nostra natura umana, «per lottare con la nostra carne e vincere nella nostra carne» il diavolo e il male. E che questa fede «ci dia la forza per non entrare nel gioco di questo grande invidioso, il grande bugiardo, il seminatore di odio».

PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE
Il diavolo distrugge l’uomo perché Dio si è fatto come noi
Martedì, 12 novembre 2019
 Da: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2019/documents/papa-francesco-cotidie_20191112_ildiavolo-distrugge-luomo.html





Ci verrebbe voglia di fare come gli Apostoli: «Maestro, non t’importa che moriamo?” (Mc 4,38). Tuttavia, una domanda del genere è indiscreta. Si potrebbe mai temere che Cristo cessi dal compiere la sua opera salvifica mediante la Chiesa e nella Chiesa? E se un Papa non obbedisse a Cristo? 
Questa è l’angosciosa domanda che i migliori fra noi oggi si pongono. Ma purtroppo non sempre c’è chiarezza nel distinguere dove il Papa può sbagliare e quindi può essere criticabile e dove non può sbagliare, per cui contestarlo o contraddirlo in questo campo sarebbe disobbedienza, scisma o eresia. Ad alcuni infatti il Papa va bene così com’è non perché credano nell’infallibilità pontificia, ma perchè a loro pare che il Papa li accontenti nelle loro voglie mondane. Alcuni invece trovano da ridire su tutto quello che fa perché sono dei piantagrane. Ma coloro che vedono oggettivamente la situazione, sono i veri cattolici, e sanno quali sono i limiti dell’autorità del Papa, non possono non soffrire proprio perché vogliono bene al Papa e alla Chiesa.
È vero che Cristo scandalizza, ma chi scandalizza? I farisei, gli ipocriti, il mondo. Ma il suo messaggio è in realtà divina saggezza. Invece il guaio è che Francesco scandalizza i buoni fedeli.  E ciò non è effettivamente educativo. Resta tuttavia che quando effettivamente ci rappresenta Cristo, egli diventa, per così dire, «scandaloso» come Cristo e allora ci siamo. 
Lo stesso dobbiamo dire in riferimento a Gesù che dorme. Se è Gesù che dorme in Francesco, ben venga il sonno di Francesco! Invochiamolo pure Francesco che si svegli. Ma se abbiamo fede e Gesù in Francesco dorme, dobbiamo  lasciarLo dormire. Non sta a noi svegliarlo. Francesco è come Gesù nella barca. Si sveglierà da solo al momento giusto. Anzi, Egli è già sveglio. Siamo noi che abbiamo bisogno di essere svegliati. 
P.Giovanni Cavalcoli
Fontanellato, 8 novembre 2019
Da: 
 

martedì 8 ottobre 2019

Popetto



Si sale un po’ con la corriera: è un dolce dispiegarsi di curve in mezzo a boschi di castagni.

Una fermata: Popetto. Un paese? Sì, scendiamo!

Si vede solo una chiesetta bianca su uno sfondo di collina tutta verde, una macchia bianca in mezzo alla tavolozza di un pittore.

Da una campanella, lungo il muro della chiesa, scende una cor­da: chiunque può suonare ...

Poi si vede un cimitero, piccolo, quasi un giardino. Qualcuno, che torna dai campi, passa di lì ed invita ad entrare in paese, perché ... il paese c'è davvero!

Sembra strappato alla roccia. Le case sono in pietra viva e le strade, se si possono chiamare strade, sono così strette che nessun sorpasso è permesso!

Il tempo sembra non esistere!

Non occorrono vie larghe perché non ci sono auto, moto. Non ci sono uffici: gli «affari» sono pochi.

Non servono bar, discoteche, ritrovi: una panchina sotto un porticato e tutta la comunità del paese è lì. Una cassetta da lettere rossa e una corriera azzurra che arriva e riparte una volta al giorno fanno da ponte con il grande mondo.

Una grande pace, un gran senso del «vero» ti prendono dentro; senti la vita riempirti e scoppiare tutt'attorno a te.

Lì tutti conoscono i Lorgna. Qualcuno della famiglia vi abita an­cora, altri si sono trasferiti giù, in città.

(Da: Pianterò una tenda, ESD 1991, p.7)






 

Popetto

(immagini da internet)

martedì 30 luglio 2019

Una nuova proposta sul concetto di castità

«Qualsiasi forma di prostituzione è una riduzione in schiavitù, un atto criminale, un vizio schifoso che confonde il fare l'amore con lo sfogare i propri istinti torturando una donna inerme. È una ferita alla coscienza collettiva, una deviazione all'immaginario corrente. È patologica la mentalità per cui una donna vada sfruttata come se fosse una merce da usare e poi gettare. È una malattia dell'umanità, un modo sbagliato di pensare della società». 
Lo scrive Papa Francesco nella prefazione del libro “Donne crocifisse” (Rubbettino) di don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII
https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2019/07/29/news/il-papa-qualsiasi-forma-di-prostituzione-e-un-atto-criminale-e-un-vizio-schifoso-1.37239367

Il Concilio Vaticano II allarga lo sguardo sulla questione della castità dal riferimento alla vita presente a quello sul piano divino originario («in principio») e, al di là di questo, alla futura resurrezione (cf Mt 22, 30) in linea col suo taglio antropologico ed escatologico, nonché con la sua impostazione conciliativa Chiesa-mondo.
Ciò ha per conseguenza una visione della sessualità umana tale da coglierla in tutta la sua dignità come espressione di santità e dell’amore più intimo e completo che possa esistere tra due esseri umani, ossia quello tra uomo e donna.
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https://padrecavalcoli.blogspot.com/2019/07/una-nuova-proposta-sul-concetto-di.html

sabato 15 giugno 2019

Come si salvano gli embrioni?

Come si salvano gli embrioni?[1]

Come sappiamo dal Catechismo, «la grande misericordia di Dio, che vuol salvi tutti gli uomini, e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: “lasciate che i bambini vengano a me e non glie lo impedite” (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza il Battesimo» (n.1261).

Questa dottrina del Catechismo abbandona evidentemente l’antica dottrina del limbo, la quale ebbe per molti secoli il permesso di circolazione all’interno della teologia cattolica, ma senza mai esser stata proclamata verità di fede e senza mai esser stata insegnata dal Magistero della Chiesa. Si trattava di una conclusione teologica, che serviva a capire quale poteva essere la sorte dei bambini morti senza Battesimo. Infatti, memori del fatto che Cristo dice esplicitamente che chi non crede e non è battezzato non si può salvare, non si vedeva come questi piccoli, che peraltro si supponeva esser macchiati dalla colpa originale, potessero andare in paradiso. 

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mercoledì 8 maggio 2019

Helena Tyn

Il giorno 24 aprile u.s. a Bologna, abbiamo avuto la gioia di incontrare Helena, la sorella del Servo di Dio Padre Tomas Tyn, OP.
Nella foto: Helena Tyn, Libero Campagnoli e Rita Fusilli, Sr. Matilde Nicoletti. 


Testimonianza di Helena Tyn: http://www.studiodomenicano.com/biografia2.htm