sabato 27 maggio 2017

... quando Gesù è asceso al Padre la nostra carne umana ha varcato la soglia del cielo: la nostra umanità è lì, in Dio, per sempre. ... un destino da figli risorti ci attende e per questo vale veramente la pena di vivere quaggiù cercando le cose di lassù dove si trova il nostro Signore (cfr Col 3,1-2). ...
  Gesù presso il Padre intercede ogni giorno, ogni momento per noi. In ogni preghiera, in ogni nostra richiesta di perdono, soprattutto in ogni Messa, Gesù interviene: mostra al Padre i segni della sua vita offerta – l’ho detto –, le sue piaghe, e intercede, ottenendo misericordia per noi....
    Questa capacità di intercedere, Gesù l’ha donata anche a noi, alla sua Chiesa, che ha il potere e anche il dovere di intercedere, di pregare per tutti. Possiamo domandarci, ognuno di noi può domandarsi: “Io prego? E tutti, come Chiesa, come cristiani, esercitiamo questo potere portando a Dio le persone e le situazioni?”. Il mondo ne ha bisogno. Noi stessi ne abbiamo bisogno. ... 
   Intercedere senza stancarci: è la nostra prima responsabilità, perché la preghiera è la forza che fa andare avanti il mondo; è la nostra missione, una missione che al tempo stesso costa fatica e dona pace. Ecco il nostro potere: non prevalere o gridare più forte, secondo la logica di questo mondo, ma esercitare la forza mite della preghiera, con la quale si possono anche fermare le guerre e ottenere la pace. Come Gesù intercede sempre per noi presso il Padre, così noi suoi discepoli non stanchiamoci mai di pregare per avvicinare la terra al cielo. ...
   “Andate”, ci dice anche oggi Gesù, che nel Battesimo ha conferito a ciascuno di noi il potere dell’annuncio....
CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA OMELIA DEL SANTO PADRE
Piazzale Kennedy - Sabato, 27 maggio 2017
   

Perché soffrono i bambini?

... Tante volte mi faccio e mi rifaccio la domanda: perché soffrono i bambini? E non trovo spiegazione. Solo guardo il Crocifisso e mi fermo lì. ...
    Perciò incoraggio tutti voi a svolgere la vostra delicata opera spinti dalla carità, pensando spesso al “buon samaritano” del Vangelo: attenti alle necessità dei vostri piccoli pazienti, chinandovi con tenerezza sulle loro fragilità, e vedendo in loro il Signore. Chi serve i malati con amore serve Gesù che ci apre il Regno dei cieli. ...
INCONTRO CON I BAMBINI DEI VARI REPARTI ALL'OSPEDALE PEDIATRICO "GIANNINA GASLINI"
PAROLE DEL SANTO PADRE - Sabato, 27 maggio 2017
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2017/may/documents/papa-francesco_20170527_ospedale-gaslini-genova.html

venerdì 12 maggio 2017

Mai aver paura della verità

Cari studiosi, buongiorno. ...
I temi sui quali vi siete confrontati in questi giorni a Castel Gandolfo sono di particolare interesse per la Chiesa, perché riguardano questioni che interpellano in profondità la nostra coscienza: questioni quali l’inizio dell’universo e la sua successiva evoluzione, la struttura profonda dello spazio e del tempo, solo per citarne alcune. È chiaro che questi temi hanno una particolare rilevanza per la scienza, la filosofia, la teologia e anche per la vita spirituale. Essi rappresentano una “arena” in cui queste diverse discipline si sono incontrate e talvolta scontrate.
Mons. Georges Lemaître, nella sua duplice veste di sacerdote cattolico e di cosmologo, in una incessante tensione creativa fra scienza e fede, ha sempre lucidamente difeso la netta distinzione metodologica tra i campi della scienza e della teologia, visti come ambiti di competenze diverse, che tuttavia si unificarono armoniosamente nella sua vita. Tale distinzione, già presente in San Tommaso d’Aquino, preserva dal generare cortocircuiti che sono nocivi sia alla scienza che alla fede.
Nell’immensità spazio-temporale dell’universo, noi esseri umani possiamo provare un senso di stupore e sperimentare la nostra piccolezza, mentre emerge nel nostro animo la domanda del salmista: «Che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?» (Sal 8,5). Albert Einstein amava affermare: “Si potrebbe ben dire che l’eterno mistero del mondo è la sua comprensibilità”. L’esistenza e l’intelligibilità dell’universo non sono frutto del caos o del caso, ma della Sapienza divina, presente «come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine» (Pr 8,22).
Mi rallegro, con vivo apprezzamento, del vostro lavoro e vi incoraggio a perseverare nella ricerca della verità. Non bisogna mai aver paura della verità, né arroccarsi in posizioni di chiusura, ma accettare le novità delle scoperte scientifiche in atteggiamento di totale umiltà. Camminando verso le periferie della conoscenza umana, si può veramente fare una esperienza autentica del Signore, che è in grado di colmare il nostro cuore. Grazie.
 SALUTO DEL SANTO PADRE FRANCESCO 
AI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO PROMOSSO DALLA SPECOLA VATICANA
Auletta dell'Aula Paolo VI - Venerdì, 12 maggio 2017
Immagine da Internet