... «In questo lungo discorso di congedo, a tavola con i
discepoli, ci sono passi che possiamo chiamare il “dialogo fra le
curiosità e la certezza”» ha affermato. ...
«Ma torniamo a queste buone curiosità degli Apostoli» ha rilanciato
il Pontefice. In fondo «vogliono sapere di Gesù, cosa accadrà,
succederà». E così «anche all’ultimo momento, Gesù stava per andarsene
in cielo, dicono “adesso viene la rivoluzione, adesso tu farai il
regno”». È «la curiosità di conoscere e la certezza: il dialogo fra
curiosità e certezze». Ecco infatti che «Gesù risponde dando certezze:
“No guardate, questo è così, io vado là”». Ci sono «tante risposte in
questo lungo discorso a tavola, e non è solo un discorso: è una
conversazione fra loro». Ma «Gesù risponde sempre con certezze: mai, mai
inganna. Mai!».
«Piccole certezze, ma certezze» ha ripetuto Francesco. E «la certezza
viene riassunta alla fine del passo del Vangelo che abbiamo letto e
ascoltato» ha spiegato il Papa, riferendosi al brano di Giovanni (14,
21-26). Che Francesco ha definito «la grande certezza». ...
«Così questo dialogo fra curiosità umane e certezza — ha affermato il
Papa — finisce in questa frase di Gesù» a proposito del Paràclito: «Lui
vi insegnerà tutto, e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Il Paràclito è il «compagno della memoria, il compagno maestro», che
«ci dà la luce e ci conduce dove c’è la felicità fissa, quella che non
si muove, come abbiamo pregato nella orazione colletta».
Papa Francesco - Santa Marta, 30 aprile 2018 Da: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2018/documents/papa-francesco-cotidie_20180430_la-grande-certezza.html