“Perché Dio non è mago, è creatore! Ma quando al sesto giorno, di quel racconto, arriva la creazione dell’uomo dà un’altra autonomia, un po’ diversa, ma non indipendente: un’autonomia che è la libertà. E dice all’uomo di andare avanti nella storia, lo fa il responsabile della creazione, anche perché dominasse il creato, perché lo portasse avanti e così arrivasse alla pienezza dei tempi. E quale era la pienezza dei tempi? Quello che Lui aveva nel cuore: l’arrivo di suo Figlio. Perché Dio – abbiamo sentito Paolo – ci ha predestinati, tutti, ad essere conformi all’immagine del Figlio”.
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E se è vero che quando l’uomo “ha usato male la sua libertà, Dio lo ha cacciato via dal Paradiso” gli “ha fatto una promessa e l’uomo è uscito dal Paradiso con speranza. Peccatore, ma con speranza!”. Il “loro cammino – ha ribadito – non lo fanno da soli: Dio cammina con loro. Perché Dio ha fatto una opzione: ha fatto l’opzione per il tempo, non per il momento. E’ il Dio del tempo, è il Dio della storia, è il Dio che cammina con i suoi figli”. ...
http://www.news.va/it/news/il-papa-come-maria-lasciamo-che-dio-cammini-con-no
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