Quando leggiamo il
libro della Genesi, ha osservato, “c’è il pericolo di pensare che Dio
sia stato un mago” che faceva le cose “con la bacchetta magica”. Ma, ha
avvertito, “non è stato così’, perché “Dio ha fatto le cose” e “le ha
lasciate andare con le leggi interne, interiori che Lui ha dato ad
ognuna, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla pienezza”. Il
Signore, ha soggiunto, “alle cose dell’universo ha dato autonomia, ma
non indipendenza”:
“Perché Dio non è
mago, è creatore! Ma quando al sesto giorno, di quel racconto, arriva la
creazione dell’uomo dà un’altra autonomia, un po’ diversa, ma non
indipendente: un’autonomia che è la libertà. E dice all’uomo di andare
avanti nella storia, lo fa il responsabile della creazione, anche perché
dominasse il creato, perché lo portasse avanti e così arrivasse alla
pienezza dei tempi. E quale era la pienezza dei tempi? Quello che Lui
aveva nel cuore: l’arrivo di suo Figlio. Perché Dio – abbiamo sentito
Paolo – ci ha predestinati, tutti, ad essere conformi all’immagine del
Figlio”.
...
E se è vero che quando
l’uomo “ha usato male la sua libertà, Dio lo ha cacciato via dal
Paradiso” gli “ha fatto una promessa e l’uomo è uscito dal Paradiso con
speranza. Peccatore, ma con speranza!”. Il “loro cammino – ha ribadito –
non lo fanno da soli: Dio cammina con loro. Perché Dio ha fatto una
opzione: ha fatto l’opzione per il tempo, non per il momento. E’ il Dio
del tempo, è il Dio della storia, è il Dio che cammina con i suoi
figli”. ...
http://www.news.va/it/news/il-papa-come-maria-lasciamo-che-dio-cammini-con-no
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