... “Gesù è venuto al mondo per imparare a
essere uomo, ed essendo uomo, camminare con gli uomini. E’ venuto al
mondo per obbedire, e ha obbedito. Ma questa obbedienza l’ha imparata
dalla sofferenza. Adamo è uscito dal Paradiso con una promessa, la
promessa che è andata avanti durante tanti secoli. Oggi, con questa
obbedienza, con questo annientare se stesso, umiliarsi, di Gesù, quella
promessa diventa speranza. E il popolo di Dio cammina con speranza
certa. Anche la Madre, ‘la nuova Eva’, come lo stesso Paolo la chiama,
partecipa di questa strada del Figlio: imparò, soffrì e obbedì. E
diventa Madre”. ...
“Due donne e due Madri” – ha
proseguito Papa Francesco – e accanto a loro la nostra anima, che come
diceva il monaco Isacco, l’abate di Stella, “è femminile” e assomiglia
“a Maria e alla Chiesa”:
“Oggi, guardando presso la Croce
questa donna, fermissima nel seguire suo Figlio nella sofferenza per
imparare l’obbedienza, guardandola guardiamo la Chiesa e guardiamo
nostra Madre. E, anche, guardiamo la nostra piccola anima che non si
perderà mai, se continua a essere anche una donna vicina a queste due
grandi donne che ci accompagnano nella vita: Maria e la Chiesa. E come
dal Paradiso sono usciti i nostri Padri con una promessa, oggi noi
possiamo andare avanti con una speranza: la speranza che ci dà la nostra
Madre Maria, fermissima presso la Croce, e la nostra Santa Madre Chiesa
gerarchica”.
http://www.news.va/it/news/il-papa-senza-la-madre-chiesa-non-possiamo-andare
15 settembre 2014
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