venerdì 26 dicembre 2014
Cardinale Caffarra
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giovedì 25 dicembre 2014
Santo Natale in cielo e in terra
Ant. al Magn.
Oggi Cristo è nato,
è apparso il Salvatore;
oggi sulla terra cantano gli angeli,
si allietano gli arcangeli;
oggi esultano i giusti, acclamando:
Gloria a Dio nell'alto dei cieli, alleluia.
Cielo e terra esultano nel loro Creatore e Redentore. ALLELUIA.
è apparso il Salvatore;
oggi sulla terra cantano gli angeli,
si allietano gli arcangeli;
oggi esultano i giusti, acclamando:
Gloria a Dio nell'alto dei cieli, alleluia.
Cielo e terra esultano nel loro Creatore e Redentore. ALLELUIA.
giovedì 11 dicembre 2014
Io sono l'Immacola Concezione
La Concepita senza Peccato originale
e i bambini morti prima dell'uso della ragione
Accanto alla Vergine Immacolata ci sono sempre degli angioletti bambini. Chi possono essere?http://bussaetisaraperto.blogspot.it/p/la-concepita-senza-peccato-originale.html
domenica 30 novembre 2014
San Pietro e Sant'Andrea
...
Voglio assicurare a ciascuno di voi che, per giungere alla meta
sospirata della piena unità, la Chiesa cattolica non intende imporre
alcuna esigenza, se non quella della professione della fede comune, e
che siamo pronti a cercare insieme, alla luce dell’insegnamento della
Scrittura e della esperienza del primo millennio, le modalità con le
quali garantire la necessaria unità della Chiesa nelle attuali
circostanze: l’unica cosa che la Chiesa cattolica desidera e che io
ricerco come Vescovo di Roma, “la Chiesa che presiede nella carità”, è
la comunione con le Chiese ortodosse. ...
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE FRANCESCO IN TURCHIA
(28-30 NOVEMBRE 2014)
(28-30 NOVEMBRE 2014)
DIVINA LITURGIA PAROLE DEL SANTO PADRE
Chiesa Patriarcale di San Giorgio, Istanbul - Domenica, 30 novembre 2014
venerdì 28 novembre 2014
Europa: come un pioppo
...
Come dunque perseguire l'ambizioso obiettivo della pace?
La strada scelta dal Consiglio d'Europa è anzitutto quella della promozione dei diritti umani, cui si lega lo sviluppo della democrazia e dello stato di diritto. È un lavoro particolarmente prezioso, con notevoli implicazioni etiche e sociali, poiché da un retto intendimento di tali termini e da una riflessione costante su di essi dipende lo sviluppo delle nostre società, la loro pacifica convivenza e il loro futuro. Tale studio è uno dei grandi contributi che l'Europa ha offerto e ancora offre al mondo intero.
In questa sede sento perciò il dovere di richiamare l'importanza dell'apporto e della responsabilità europei allo sviluppo culturale dell'umanità. Lo vorrei fare partendo da un'immagine che traggo da un poeta italiano del Novecento, Clemente Rebora, che in una delle sue poesie descrive un pioppo, con i suoi rami protesi al cielo e mossi dal vento, il suo tronco solido e fermo e le profonde radici che s'inabissano nella terra. In un certo senso possiamo pensare all'Europa alla luce di questa immagine.
...
Come dunque perseguire l'ambizioso obiettivo della pace?
La strada scelta dal Consiglio d'Europa è anzitutto quella della promozione dei diritti umani, cui si lega lo sviluppo della democrazia e dello stato di diritto. È un lavoro particolarmente prezioso, con notevoli implicazioni etiche e sociali, poiché da un retto intendimento di tali termini e da una riflessione costante su di essi dipende lo sviluppo delle nostre società, la loro pacifica convivenza e il loro futuro. Tale studio è uno dei grandi contributi che l'Europa ha offerto e ancora offre al mondo intero.
In questa sede sento perciò il dovere di richiamare l'importanza dell'apporto e della responsabilità europei allo sviluppo culturale dell'umanità. Lo vorrei fare partendo da un'immagine che traggo da un poeta italiano del Novecento, Clemente Rebora, che in una delle sue poesie descrive un pioppo, con i suoi rami protesi al cielo e mossi dal vento, il suo tronco solido e fermo e le profonde radici che s'inabissano nella terra. In un certo senso possiamo pensare all'Europa alla luce di questa immagine.
...
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AL CONSIGLIO D'EUROPA
Strasburgo, Francia - Martedì, 25 novembre 201
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/november/documents/papa-francesco_20141125_strasburgo-consiglio-europa.html giovedì 27 novembre 2014
Il futuro dell'Europa
...
Come dunque ridare speranza al futuro, così che, a partire dalle giovani generazioni, si ritrovi la fiducia per perseguire il grande ideale di un'Europa unita e in pace, creativa e intraprendente, rispettosa dei diritti e consapevole dei propri doveri?
Per rispondere a questa domanda, permettetemi di ricorrere a un'immagine. Uno dei più celebri affreschi di Raffaello che si trovano in Vaticano raffigura la cosiddetta Scuola di Atene. Al suo centro vi sono Platone e Aristotele. Il primo con il dito che punta verso l'alto, verso il mondo delle idee, potremmo dire verso il cielo; il secondo tende la mano in avanti, verso chi guarda, verso la terra, la realtà concreta. Mi pare un'immagine che ben descrive l'Europa e la sua storia, fatta del continuo incontro tra cielo e terra, dove il cielo indica l'apertura al trascendente, a Dio, che ha da sempre contraddistinto l'uomo europeo, e la terra rappresenta la sua capacità pratica e concreta di affrontare le situazioni e i problemi.
Il futuro dell'Europa dipende dalla riscoperta del nesso vitale e inseparabile fra questi due elementi. Un'Europa che non è più capace di aprirsi alla dimensione trascendente della vita è un'Europa che lentamente rischia di perdere la propria anima e anche quello "spirito umanistico" che pure ama e difende. ...
Come dunque ridare speranza al futuro, così che, a partire dalle giovani generazioni, si ritrovi la fiducia per perseguire il grande ideale di un'Europa unita e in pace, creativa e intraprendente, rispettosa dei diritti e consapevole dei propri doveri?
Per rispondere a questa domanda, permettetemi di ricorrere a un'immagine. Uno dei più celebri affreschi di Raffaello che si trovano in Vaticano raffigura la cosiddetta Scuola di Atene. Al suo centro vi sono Platone e Aristotele. Il primo con il dito che punta verso l'alto, verso il mondo delle idee, potremmo dire verso il cielo; il secondo tende la mano in avanti, verso chi guarda, verso la terra, la realtà concreta. Mi pare un'immagine che ben descrive l'Europa e la sua storia, fatta del continuo incontro tra cielo e terra, dove il cielo indica l'apertura al trascendente, a Dio, che ha da sempre contraddistinto l'uomo europeo, e la terra rappresenta la sua capacità pratica e concreta di affrontare le situazioni e i problemi.
Il futuro dell'Europa dipende dalla riscoperta del nesso vitale e inseparabile fra questi due elementi. Un'Europa che non è più capace di aprirsi alla dimensione trascendente della vita è un'Europa che lentamente rischia di perdere la propria anima e anche quello "spirito umanistico" che pure ama e difende. ...
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AL PARLAMENTO EUROPEO
Strasburgo, Francia - Martedì, 25 novembre 2014
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/november/documents/papa-francesco_20141125_strasburgo-parlamento-europeo.htmldomenica 23 novembre 2014
Succede oggi
"La famiglia, uomo donna e bambino, non è uno stile di vita tra i tanti"
http://www.zenit.org/it/articles/la-famiglia-uomo-donna-e-bambino-non-e-uno-stile-di-vita-tra-i-tanti
*
Il falso ecumenismo che vede nel primato del Papa l'impedimento all'unità. E vorrebbe farlo «saltare»
lunedì 17 novembre 2014
Provincia Ceca: minoranza creativa
... Il 29 giugno 1975 beato Papa Paolo VI conferì nella basilica vaticana
l’ordinazione presbiterale a ben 400 uomini pronti a spendere la loro
vita per il Regno di Dio. Tra questi fu anche giovanissimo padre Tomáš
Týn, membro dell’Ordine domenicano, il quale era emigrato dalla sua
nativa Cecoslovacchia nel 1969 per fuggire l'infelice situazione
politica oltre la Cortina di ferro. È noto il significato, che questo
servo di Dio avrebbe dato alla sua vita consacrata dal giorno
dell’ordinazione fino all’ora della sua morte prematura. Abbiamo
testimonianze sicure che l’amore per la patria, schiacciata allora dal
militante ateismo di Stato, aveva portato padre Tomáš ad offrirsi nel
silenzio a Dio, come sacrificio umile e totale per la libertà della
Chiesa in Cecoslovàcchia. Alla fine dell’anno 1989, esattamente quando
padre Tomáš gravemente malato stava per lasciare questo mondo, l’attuale
Repubblica Ceca cominciava a “svegliarsi” dal lungo e rigido inverno
del regime comunista. ...

http://vitaefratrum.blogspot.it/2014/11/provincia-ceca-minoranza-creativa.html

http://vitaefratrum.blogspot.it/2014/11/provincia-ceca-minoranza-creativa.html
COMPLEMENTARIETÀ TRA UOMO E DONNA
...
3. Occorre insistere sui pilastri fondamentali che reggono una nazione: i suoi beni immateriali. ...
La famiglia è un fatto antropologico, e conseguentemente un fatto sociale, di cultura, ecc. Noi non possiamo qualificarla con concetti di natura ideologica, che hanno forza soltanto in un momento della storia, e poi decadono. Non si può parlare oggi di famiglia conservatrice o famiglia progressista: la famiglia è famiglia! Non lasciatevi qualificare da questo o da altri concetti di natura ideologica. La famiglia ha una forza in sé. ...
3. Occorre insistere sui pilastri fondamentali che reggono una nazione: i suoi beni immateriali. ...
La famiglia è un fatto antropologico, e conseguentemente un fatto sociale, di cultura, ecc. Noi non possiamo qualificarla con concetti di natura ideologica, che hanno forza soltanto in un momento della storia, e poi decadono. Non si può parlare oggi di famiglia conservatrice o famiglia progressista: la famiglia è famiglia! Non lasciatevi qualificare da questo o da altri concetti di natura ideologica. La famiglia ha una forza in sé. ...
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL COLLOQUIO INTERNAZIONALE
SULLA COMPLEMENTARIETÀ TRA UOMO E DONNA,
PROMOSSO DALLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
AI PARTECIPANTI AL COLLOQUIO INTERNAZIONALE
SULLA COMPLEMENTARIETÀ TRA UOMO E DONNA,
PROMOSSO DALLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Aula del Sinodo - Lunedì, 17 novembre 2014
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martedì 11 novembre 2014
Speciale Collegio
"RESCRIPTUM EX AUDIENTIA SS.MI"
SULLA ISTITUZIONE DI UN COLLEGIO, ALL’INTERNO
DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE,
PER L'ESAME DEI RICORSI DI ECCLESIASTICI PER I DELICTA GRAVIORA
SULLA ISTITUZIONE DI UN COLLEGIO, ALL’INTERNO
DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE,
PER L'ESAME DEI RICORSI DI ECCLESIASTICI PER I DELICTA GRAVIORA
sabato 8 novembre 2014
Fare strada nel creato.
... In quanto discepoli di Cristo, abbiamo un motivo in più per unirci con
tutti gli uomini di buona volontà per la tutela e la difesa della natura
e dell’ambiente. Il creato, infatti, è un dono affidatoci dalle mani
del Creatore. Tutta la natura che ci circonda è creazione come noi,
creazione insieme con noi, e nel destino comune tende a trovare in Dio
stesso il compimento e la finalità ultima – la Bibbia dice “cieli nuovi e
terra nuova” (cfr Is 65,17; 2 Pt 3,13; Ap 21,1).
Questa dottrina della nostra fede è per noi uno stimolo ancora più forte
per un rapporto responsabile e rispettoso con la creazione: nella
natura inanimata, nelle piante e negli animali riconosciamo l’impronta
del Creatore, e nei nostri simili la sua stessa immagine. ....
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AL MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI (MASCI)
AL MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI (MASCI)
Aula Paolo VI - Sabato, 8 novembre 2014
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La vita religiosa
... Un segno chiaro che la vita religiosa è chiamata a dare oggi è la vita
fraterna. Per favore, che non ci sia fra voi il terrorismo delle
chiacchiere! Cacciatelo via! Ci sia fraternità. E se tu hai qualcosa
contro il fratello, lo dici in faccia… Alcune volte finirai ai pugni,
non è un problema: è meglio questo che il terrorismo delle chiacchiere. ...
Perché nella comunità non ci si sceglie prima, ci si trova con persone diverse per carattere, età, formazione, sensibilità… eppure si cerca di vivere da fratelli. Non sempre si riesce, voi lo sapete bene. Tante volte si sbaglia, perché siamo tutti peccatori, però si riconosce di avere sbagliato, si chiede perdono e si offre il perdono. E questo fa bene alla Chiesa: fa circolare nel corpo della Chiesa la linfa della fraternità. E fa bene anche a tutta la società. ...
Ma questa fraternità presuppone la paternità di Dio e la maternità della Chiesa e della Madre, la Vergine Maria. ...
Perché nella comunità non ci si sceglie prima, ci si trova con persone diverse per carattere, età, formazione, sensibilità… eppure si cerca di vivere da fratelli. Non sempre si riesce, voi lo sapete bene. Tante volte si sbaglia, perché siamo tutti peccatori, però si riconosce di avere sbagliato, si chiede perdono e si offre il perdono. E questo fa bene alla Chiesa: fa circolare nel corpo della Chiesa la linfa della fraternità. E fa bene anche a tutta la società. ...
Ma questa fraternità presuppone la paternità di Dio e la maternità della Chiesa e della Madre, la Vergine Maria. ...
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE
DELLA CONFERENZA ITALIANA SUPERIORI MAGGIORI (CISM)
AI PARTECIPANTI ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE
DELLA CONFERENZA ITALIANA SUPERIORI MAGGIORI (CISM)
Sala Clementina - Venerdì, 7 novembre 2014
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/november/documents/papa-francesco_20141107_conferenza-italiana-superiori-maggiori.htmlgiovedì 30 ottobre 2014
Il Papa: il diavolo non è un mito, va combattuto con l'arma della verità
San Paolo, ha proseguito il Papa, sottolinea che “la nostra battaglia” non è contro cose piccole, “ma contro i principati e le potenze, cioè contro il diavolo e i suoi”.
“Ma a questa generazione – a tante altre – hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui. Lo dice Paolo, non lo dico io! La Parola di Dio lo dice. Ma noi non siamo tanto convinti. E poi Paolo dice com’è questa armatura di Dio, quali sono le diverse armature, che fanno questa grande armatura di Dio. E lui dice: ‘State saldi, dunque, state saldi, attorno ai fianchi la verità’. Questa è un’armatura di Dio: la verità”.
http://www.news.va/it/news/il-papa-il-diavolo-non-e-un-mito-va-combattuto-con
“Ma a questa generazione – a tante altre – hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui. Lo dice Paolo, non lo dico io! La Parola di Dio lo dice. Ma noi non siamo tanto convinti. E poi Paolo dice com’è questa armatura di Dio, quali sono le diverse armature, che fanno questa grande armatura di Dio. E lui dice: ‘State saldi, dunque, state saldi, attorno ai fianchi la verità’. Questa è un’armatura di Dio: la verità”.
http://www.news.va/it/news/il-papa-il-diavolo-non-e-un-mito-va-combattuto-con
lunedì 27 ottobre 2014
La creazione
State affrontando il tema altamente complesso dell’evoluzione del
concetto di natura. ...
Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose. Ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza. Egli ha dato l’autonomia agli esseri dell’universo al tempo stesso in cui ha assicurato loro la sua presenza continua, dando l’essere ad ogni realtà.
E così la creazione è andata avanti per secoli e secoli, millenni e millenni finché è diventata quella che conosciamo oggi, proprio perché Dio non è un demiurgo o un mago, ma il Creatore che dà l’essere a tutti gli enti. L’inizio del mondo non è opera del caos che deve a un altro la sua origine, ma deriva direttamente da un Principio supremo che crea per amore. Il Big-Bang, che oggi si pone all’origine del mondo, non contraddice l’intervento creatore divino ma lo esige. L’evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l’evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono.
Per quanto riguarda l’uomo, invece, vi è un cambiamento e una novità. Quando, al sesto giorno del racconto della Genesi, arriva la creazione dell’uomo, Dio dà all’essere umano un’altra autonomia, un’autonomia diversa da quella della natura, che è la libertà. E dice all’uomo di dare il nome a tutte le cose e di andare avanti nel corso della storia. Lo rende responsabile della creazione, anche perché domini il Creato, perché lo sviluppi e così fino alla fine dei tempi. ...
Ma è anche vero che l’azione dell’uomo, quando la sua libertà diventa autonomia – che non è libertà, ma autonomia – distrugge il creato e l’uomo prende il posto del Creatore. E questo è il grave peccato contro Dio Creatore. ...
Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose. Ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza. Egli ha dato l’autonomia agli esseri dell’universo al tempo stesso in cui ha assicurato loro la sua presenza continua, dando l’essere ad ogni realtà.
E così la creazione è andata avanti per secoli e secoli, millenni e millenni finché è diventata quella che conosciamo oggi, proprio perché Dio non è un demiurgo o un mago, ma il Creatore che dà l’essere a tutti gli enti. L’inizio del mondo non è opera del caos che deve a un altro la sua origine, ma deriva direttamente da un Principio supremo che crea per amore. Il Big-Bang, che oggi si pone all’origine del mondo, non contraddice l’intervento creatore divino ma lo esige. L’evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l’evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono.
Per quanto riguarda l’uomo, invece, vi è un cambiamento e una novità. Quando, al sesto giorno del racconto della Genesi, arriva la creazione dell’uomo, Dio dà all’essere umano un’altra autonomia, un’autonomia diversa da quella della natura, che è la libertà. E dice all’uomo di dare il nome a tutte le cose e di andare avanti nel corso della storia. Lo rende responsabile della creazione, anche perché domini il Creato, perché lo sviluppi e così fino alla fine dei tempi. ...
Ma è anche vero che l’azione dell’uomo, quando la sua libertà diventa autonomia – che non è libertà, ma autonomia – distrugge il creato e l’uomo prende il posto del Creatore. E questo è il grave peccato contro Dio Creatore. ...
SESSIONE PLENARIA DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO IN OCCASIONE DELL'INAUGURAZIONE DI
UN BUSTO IN ONORE DI PAPA BENEDETTO XVI
UN BUSTO IN ONORE DI PAPA BENEDETTO XVI
Casina Pio IV - Lunedì, 27 ottobre 2014
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Papa Francesco
martedì 14 ottobre 2014
“Laudare, benedicere, praedicare”
Inno ufficiale del Giubileo dell’Ordine - 2016
Inno ufficiale del Giubileo dell’Ordine - 2016
In
preparazione al Giubileo dell’Ordine, la Commissione Liturgica ha
indetto un concorso per l’inno ufficiale del Giubileo stesso.
La Commissione ha chiesto ai frati, alle suore, ai laici domenicani e ad altri compositori esterni di partecipare al concorso.
Una giuria internazionale di esperti musicali, interni ed esterni all’Ordine, ha scelto l’inno “Laudare, benedicere, predicare” composto dal confratello Giuseppe Pietro Arsciwal, OP, della Provincia delle Filippine.
Ci
congratuliamo con fra Giuseppe Pietro, ed estendiamo i nostri sinceri
ringraziamenti a tutti coloro che hanno partecipato al concorso.
Tutti i membri della Famiglia domenicana sono così invitati a scaricare e ad usare l’inno del Giubileo.

Da: http://www.domenicani.it/provincia_san_domenico_in_italia/segnalazioni_eventi/00001034_Laudare__benedicere__praedicare.html
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Santi e Beati
mercoledì 8 ottobre 2014
Il logo dell’anno della vita consacrata
Il logo per l’anno della vita
consacrata — opera della pittrice Carmela Boccasile, che condivide il suo
lavoro artistico col marito Lillo Dellino e col figlio Dario — esprime per
simboli i valori fondamentali della consacrazione religiosa. In essa si
riconosce l’«opera incessante dello Spirito Santo, che nel corso dei secoli
dispiega le ricchezze della pratica dei consigli evangelici attraverso i
molteplici carismi, e anche per questa via rende perennemente presente nella
Chiesa e nel mondo, nel tempo e nello spazio, il mistero di Cristo» (Vita
consecrata, 5).
Nel
segno grafico che profila la colomba s’intuisce l’arabo “pace”: un richiamo
alla vocazione della vita consacrata a essere esempio di riconciliazione universale
in Cristo.
Le
acque, formate da tessere di mosaico, indicano la complessità e l’armonia degli
elementi umani e cosmici che lo Spirito fa “gemere” secondo i misteriosi
disegni di Dio (cfr. Romani 8, 26-27) perché convergano nell’incontro ospitale
e fecondo che porta a nuova creazione. Tra i flutti della storia la colomba
vola sulle acque del diluvio (cfr. Genesi 8, 8-14). I consacrati e le
consacrate nel segno del Vangelo da sempre pellegrini tra i popoli vivono la
loro varietà carismatica e diaconale come «buoni amministratori della
multiforme grazia di Dio» (1 Pietro 4, 10); segnati dalla Croce di Cristo fino
al martirio, abitano la storia con la sapienza del Vangelo, Chiesa che
abbraccia e risana tutto l’umano in Cristo.
Da: http://www.news.va/it/news/il-logo-dellanno-della-vita-consacrata
lunedì 29 settembre 2014
P.Tomas Tyn, OP: (1) L'Incarnazione
Servo di Dio Padre Tomas Tyn, OP – Conferenza n.1: L'Incarnazione – Villa Pace - Bologna, da fine anni ’70 a fine anni ‘80
http://www.youtube.com/watch?v=dAPOc-xDrkk&list=UU3b4FShJfboEzWtzHOwSFPw
http://www.youtube.com/watch?v=dAPOc-xDrkk&list=UU3b4FShJfboEzWtzHOwSFPw
venerdì 26 settembre 2014
Papa Francesco e Albania
Papa Francesco commosso davanti a due testimoni delle persecuzioni: "Oggi abbiamo toccato i martiri"
http://gloria.tv/media/vsY2REvByqo
http://gloria.tv/media/vsY2REvByqo
martedì 16 settembre 2014
Il Papa: senza la Madre Chiesa non possiamo andare avanti
... “Gesù è venuto al mondo per imparare a
essere uomo, ed essendo uomo, camminare con gli uomini. E’ venuto al
mondo per obbedire, e ha obbedito. Ma questa obbedienza l’ha imparata
dalla sofferenza. Adamo è uscito dal Paradiso con una promessa, la
promessa che è andata avanti durante tanti secoli. Oggi, con questa
obbedienza, con questo annientare se stesso, umiliarsi, di Gesù, quella
promessa diventa speranza. E il popolo di Dio cammina con speranza
certa. Anche la Madre, ‘la nuova Eva’, come lo stesso Paolo la chiama,
partecipa di questa strada del Figlio: imparò, soffrì e obbedì. E
diventa Madre”. ...
“Due donne e due Madri” – ha proseguito Papa Francesco – e accanto a loro la nostra anima, che come diceva il monaco Isacco, l’abate di Stella, “è femminile” e assomiglia “a Maria e alla Chiesa”:
“Oggi, guardando presso la Croce questa donna, fermissima nel seguire suo Figlio nella sofferenza per imparare l’obbedienza, guardandola guardiamo la Chiesa e guardiamo nostra Madre. E, anche, guardiamo la nostra piccola anima che non si perderà mai, se continua a essere anche una donna vicina a queste due grandi donne che ci accompagnano nella vita: Maria e la Chiesa. E come dal Paradiso sono usciti i nostri Padri con una promessa, oggi noi possiamo andare avanti con una speranza: la speranza che ci dà la nostra Madre Maria, fermissima presso la Croce, e la nostra Santa Madre Chiesa gerarchica”.

http://www.news.va/it/news/il-papa-senza-la-madre-chiesa-non-possiamo-andare
15 settembre 2014
“Due donne e due Madri” – ha proseguito Papa Francesco – e accanto a loro la nostra anima, che come diceva il monaco Isacco, l’abate di Stella, “è femminile” e assomiglia “a Maria e alla Chiesa”:
“Oggi, guardando presso la Croce questa donna, fermissima nel seguire suo Figlio nella sofferenza per imparare l’obbedienza, guardandola guardiamo la Chiesa e guardiamo nostra Madre. E, anche, guardiamo la nostra piccola anima che non si perderà mai, se continua a essere anche una donna vicina a queste due grandi donne che ci accompagnano nella vita: Maria e la Chiesa. E come dal Paradiso sono usciti i nostri Padri con una promessa, oggi noi possiamo andare avanti con una speranza: la speranza che ci dà la nostra Madre Maria, fermissima presso la Croce, e la nostra Santa Madre Chiesa gerarchica”.
http://www.news.va/it/news/il-papa-senza-la-madre-chiesa-non-possiamo-andare
15 settembre 2014
mercoledì 10 settembre 2014
Papa Francesco ha offerto la sua meditazione sulla Creazione e il cammino che Dio fa con noi nella storia.
Quando leggiamo il
libro della Genesi, ha osservato, “c’è il pericolo di pensare che Dio
sia stato un mago” che faceva le cose “con la bacchetta magica”. Ma, ha
avvertito, “non è stato così’, perché “Dio ha fatto le cose” e “le ha
lasciate andare con le leggi interne, interiori che Lui ha dato ad
ognuna, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla pienezza”. Il
Signore, ha soggiunto, “alle cose dell’universo ha dato autonomia, ma
non indipendenza”:
“Perché Dio non è mago, è creatore! Ma quando al sesto giorno, di quel racconto, arriva la creazione dell’uomo dà un’altra autonomia, un po’ diversa, ma non indipendente: un’autonomia che è la libertà. E dice all’uomo di andare avanti nella storia, lo fa il responsabile della creazione, anche perché dominasse il creato, perché lo portasse avanti e così arrivasse alla pienezza dei tempi. E quale era la pienezza dei tempi? Quello che Lui aveva nel cuore: l’arrivo di suo Figlio. Perché Dio – abbiamo sentito Paolo – ci ha predestinati, tutti, ad essere conformi all’immagine del Figlio”.
...
E se è vero che quando l’uomo “ha usato male la sua libertà, Dio lo ha cacciato via dal Paradiso” gli “ha fatto una promessa e l’uomo è uscito dal Paradiso con speranza. Peccatore, ma con speranza!”. Il “loro cammino – ha ribadito – non lo fanno da soli: Dio cammina con loro. Perché Dio ha fatto una opzione: ha fatto l’opzione per il tempo, non per il momento. E’ il Dio del tempo, è il Dio della storia, è il Dio che cammina con i suoi figli”. ...
http://www.news.va/it/news/il-papa-come-maria-lasciamo-che-dio-cammini-con-no
“Perché Dio non è mago, è creatore! Ma quando al sesto giorno, di quel racconto, arriva la creazione dell’uomo dà un’altra autonomia, un po’ diversa, ma non indipendente: un’autonomia che è la libertà. E dice all’uomo di andare avanti nella storia, lo fa il responsabile della creazione, anche perché dominasse il creato, perché lo portasse avanti e così arrivasse alla pienezza dei tempi. E quale era la pienezza dei tempi? Quello che Lui aveva nel cuore: l’arrivo di suo Figlio. Perché Dio – abbiamo sentito Paolo – ci ha predestinati, tutti, ad essere conformi all’immagine del Figlio”.
...
E se è vero che quando l’uomo “ha usato male la sua libertà, Dio lo ha cacciato via dal Paradiso” gli “ha fatto una promessa e l’uomo è uscito dal Paradiso con speranza. Peccatore, ma con speranza!”. Il “loro cammino – ha ribadito – non lo fanno da soli: Dio cammina con loro. Perché Dio ha fatto una opzione: ha fatto l’opzione per il tempo, non per il momento. E’ il Dio del tempo, è il Dio della storia, è il Dio che cammina con i suoi figli”. ...
http://www.news.va/it/news/il-papa-come-maria-lasciamo-che-dio-cammini-con-no
lunedì 18 agosto 2014
Papa Francesco . INCONTRO CON I VESCOVI DELL'ASIA
... Ma nell’intraprendere il cammino del dialogo con individui e culture,
quale dev’essere il nostro punto di partenza e il nostro punto di
riferimento fondamentale che ci guida alla nostra meta? Certamente esso è
la nostra identità propria, la nostra identità di cristiani. Non
possiamo impegnarci in un vero dialogo se non siamo consapevoli della nostra identità.
Dal niente, dal nulla, dalla nebbia dell’autocoscienza non si può
dialogare, non si può incominciare a dialogare. E, d’altra parte, non
può esserci dialogo autentico se non siamo capaci di aprire la mente e
il cuore, con empatia e sincera accoglienza verso coloro ai quali
parliamo. E’ un’attenzione, e nell’attenzione ci guida lo Spirito
Santo. Un chiaro senso dell’identità propria di ciascuno e una capacità
di empatia sono pertanto il punto di partenza per ogni dialogo. Se
vogliamo comunicare in maniera libera, aperta e fruttuosa con gli altri,
dobbiamo avere ben chiaro ciò che siamo, ciò che Dio ha fatto per noi e
ciò che Egli richiede da noi. E se la nostra comunicazione non vuole
essere un monologo, dev’esserci apertura di mente e di cuore per
accettare individui e culture. Senza paura: la paura è nemica di queste
aperture. ...
http://www.news.va/it/news/papa-francesco-parla-della-chiesa-in-asia-dialogo
VIAGGIO APOSTOLICO - DI SUA SANTITÀ FRANCESCO - NELLA REPUBBLICA DI COREA
IN OCCASIONE DELLA VI GIORNATA DELLA GIOVENTÙ ASIATICA
(13-18 AGOSTO 2014) - INCONTRO CON I VESCOVI DELL'ASIA
IN OCCASIONE DELLA VI GIORNATA DELLA GIOVENTÙ ASIATICA
(13-18 AGOSTO 2014) - INCONTRO CON I VESCOVI DELL'ASIA
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Santuario di Haemi - Domenica, 17 agosto 2014
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/august/documents/papa-francesco_20140817_corea-vescovi-asia.html e http://www.news.va/it/news/papa-francesco-parla-della-chiesa-in-asia-dialogo
martedì 12 agosto 2014
"Non possiamo tacere"
“Un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e
Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di
attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro
case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono
l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione.
A fronte di un simile attacco alle fondamenta della civiltà, della
dignità umana e dei suoi diritti, noi non possiamo tacere”. ...
Déclaration du Conseil pontifical pour le Dialogue interreligieux
Sabato 2 Agosto 2014 -La Presidenza CEI sulle persecuzioni -"Non possiamo tacere"
http://www.chiesacattolica.it/chiesa_cattolica_italiana/news_e_mediacenter/00058812_Non_possiamo_tacere.html
Allegati:
15 agosto, Giornata di preghiera per i
cristiani perseguitati - Preghiera per i Cristiani Perseguitati
Déclaration du Conseil pontifical pour le Dialogue interreligieux
http://www.news.va/it/news/203910
martedì 5 agosto 2014
La gestione dei beni nelle Congregazioni religiose: ecco le linee-guida
Città del Vaticano, 5 agosto 2014 – E’ stato appena pubblicato dalla
Libreria Editrice Vaticana il documento “”Linee orientative per la
gestione dei beni negli Istituti di vita consacrata e nelle Società di
vita apostolica”.
Annunciato in anteprima lo scorso sabato 2 agosto dal cardinale prefetto
della Congregazione degli Istituti di vita consacrata e le Società di
vita apostolica, Joâo Braz de Aviz, il documento vuole essere
un’indicazione per la gestione dei beni nelle comunità religiose il cui
criterio fondamentale deve essere, come si evince appunto
dall’intervista su L’Osservatore Romano e dal documento stesso, il
Vangelo, in un mondo dominato da capitalismo e principi consumistici
devianti.
La situazione giuridica degli enti ecclesiastici è molto cambiata
rispetto al passato, le relazioni con gli Stati sono diventate più
difficili e gli “addetti ai lavori” dovranno obbligatoriamente prevedere
una formazione più ampia e aggiornata con la nuova situazione. ....
http://www.news.va/it/news/la-gestione-dei-beni-nelle-congregazioni-religiose
http://www.news.va/it/news/la-gestione-dei-beni-nelle-congregazioni-religiose
venerdì 4 luglio 2014
giovedì 26 giugno 2014
AI GIOVANI ASTRONOMI
Buongiorno,
ho il piacere di accogliere voi, professori e alunni del
Corso estivo organizzato dalla Specola Vaticana, sul tema “Galassie:
vicine e lontane, giovani e vecchie”; come pure i Padri e i Fratelli
gesuiti e gli impiegati della Specola. Mi rallegro per la numerosa e
qualificata partecipazione a questa scuola internazionale, che riunisce
professori e alunni provenienti da ben 23 Paesi. Ringrazio in modo
particolare i professori che hanno dedicato tempo e fatica per
introdurre voi, giovani astronomi, nell’arduo e affascinante lavoro di
studiare l’universo, dono prezioso del Creatore. Desidero ringraziare
anche i benefattori che generosamente hanno contribuito alle borse di
studio.
Durante quasi un mese, voi vi siete dedicati non solo
allo studio delle galassie, guidati da professori esperti in questo
campo, ma avete anche condiviso le vostre tradizioni culturali e
religiose, dando una bella testimonianza di dialogo e di convivenza in
armonia. Nel corso di queste settimane di studio avete dato vita a
collaborazioni scientifiche e legami durevoli di amicizia. Vedendo i
vostri volti, mi sembra di ammirare un mosaico che comprende popoli di
ogni parte del mondo. E’ giusto che tutti i popoli abbiano accesso alla
ricerca e alla formazione scientifica. L’auspicio che tutti i popoli
possano godere dei benefici della scienza è una sfida che ci impegna
tutti, specialmente gli scienziati.
La Scuola di Astrofisica della Specola Vaticana diventa
così un luogo dove i giovani del mondo dialogano, collaborano e si
aiutano a vicenda nella ricerca della verità che si concretizza in
questo caso nello studio delle galassie. Questa iniziativa semplice e
concreta mostra come le scienze possano essere uno strumento adatto ed
efficace per promuovere la pace e la giustizia.
Anche per questo la Chiesa è impegnata nel dialogo con le
scienze a partire dalla luce offerta dalla fede, poiché è convinta che
la fede può allargare le prospettive della ragione, arricchendola (cfr
Esort. ap. Evangelii gaudium, 238).
In questo dialogo con le scienze, la Chiesa si rallegra del mirabile
progresso scientifico riconoscendo l’enorme potenziale che Dio ha dato
alla mente umana (cfr ibid., 243), come una madre si rallegra ed è giustamente orgogliosa quando i suoi figli crescono «in sapienza, età e grazia» (Lc 2,52).
Vorrei anche incoraggiarvi a condividere le conoscenze
acquisite sull’universo con la gente dei vostri rispettivi Paesi. Solo
una piccolissima parte della popolazione mondiale ha accesso a tali
conoscenze, che aprono il cuore e la mente ai grandi interrogativi che
l’umanità da sempre si pone: Da dove veniamo? Dove andiamo? Che senso ha
questo universo di centomila milioni di galassie?... La ricerca di
risposte a queste domande ci predispone all’incontro con il Creatore,
Padre buono, poiché «in lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28).
Dio onnipotente e misericordioso, che «conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome» (Sal 147,4) vi colmi della sua pace e vi benedica.
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI GIOVANI ASTRONOMI CHE PARTECIPANO
ALLA SCUOLA DELLA SPECOLA VATICANA
AI GIOVANI ASTRONOMI CHE PARTECIPANO
ALLA SCUOLA DELLA SPECOLA VATICANA
Sala dei Papi - Giovedì, 26 giugno 2014
sabato 21 giugno 2014
Persecuzione contro i Cristiani più forte che nei primi secoli della Chiesa
Città del Vaticano, 20
giugno 2014 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza i
partecipanti al Convegno Internazionale promosso dal Dipartimento di
Giurisprudenza dell'Università Lumsa e dalla School of Law della St.
John's University, sul tema: "La libertà religiosa secondo il diritto
internazionale e il conflitto globale dei valori", in corso a Roma dal
20 al 21 giugno.
"Di recente, il dibattito intorno alla libertà religiosa - ha ricordato Papa Francesco - si è fatto molto intenso, interpellando sia i Governi sia le Confessioni religiose. La Chiesa Cattolica, a questo riguardo, fa riferimento alla Dichiarazione 'Dignitatis humanae', uno dei documenti più importanti del Concilio Ecumenico Vaticano II".
...
http://www.news.va/it/news/persecuzione-contro-i-cristiani-piu-forte-che-nei
"Di recente, il dibattito intorno alla libertà religiosa - ha ricordato Papa Francesco - si è fatto molto intenso, interpellando sia i Governi sia le Confessioni religiose. La Chiesa Cattolica, a questo riguardo, fa riferimento alla Dichiarazione 'Dignitatis humanae', uno dei documenti più importanti del Concilio Ecumenico Vaticano II".
...
http://www.news.va/it/news/persecuzione-contro-i-cristiani-piu-forte-che-nei
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lunedì 9 giugno 2014
Papa Francesco e la pace
L'incontro di questa sera si svolgerà in tre tempi, a cui seguirà una conclusione. Ogni
tempo sarà dedicato alla preghiera da parte di una delle tre comunità
religiose, in ordine cronologico: Ebraica, Cristiana, Musulmana. Ogni
tempo sarà suddiviso in tre parti. La prima parte sarà un'espressione
di lode a Dio per il dono della creazione, e per averci creato membri di
una sola famiglia umana. Nella
seconda parte chiederemo perdono a Dio per tutte le volte in cui abbiamo
mancato di comportarci come fratelli e sorelle; e per i nostri peccati
contro Dio e contro il nostro prossimo. Nella
terza parte presenteremo un'invocazione a Dio affinché ci conceda il
dono della pace in Terra Santa e ci renda capaci di essere costruttori
di pace.
Cf: http://www.photogallery.va/content/photogallery/it/eventi/invocazione-pace.html
Cf: http://www.photogallery.va/content/photogallery/it/eventi/invocazione-pace.html
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Da Internet |
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Da Internet |
sabato 31 maggio 2014
domenica 18 maggio 2014
Il Papa: per conoscere Gesù bisogna pregarlo, celebrarlo e imitarlo, non bastano studio e idee
... Dobbiamo studiare il catechismo, è vero”, ma lo studio da solo non basta
per conoscere Gesù: “Alcuni – ha affermato - hanno questa fantasia che
con le idee, solo le idee ci porteranno alla conoscenza di Gesù. Anche
fra i primi cristiani alcuni pensavano così”. E alla fine restavano
intrappolati nei loro pensieri:
“Le idee sole non danno vita e chi va per questa strada di sole idee finisce in un labirinto e non esce più! E’ per questo che dall’inizio della Chiesa ci sono le eresie. Le eresie sono questo: cercare di capire con le nostre menti e con la nostra luce soltanto chi è Gesù. Un grande scrittore inglese diceva che l’eresia è una idea diventata pazza. E’ così! Quando le idee sono sole diventano pazze… Quello non è il cammino!”.
Per conoscere Gesù – afferma il Papa - occorre aprire tre porte: ...
http://www.news.va/it/news/per-conoscere-gesu-bisogna-pregarlo-celebrarlo-e-i
“Le idee sole non danno vita e chi va per questa strada di sole idee finisce in un labirinto e non esce più! E’ per questo che dall’inizio della Chiesa ci sono le eresie. Le eresie sono questo: cercare di capire con le nostre menti e con la nostra luce soltanto chi è Gesù. Un grande scrittore inglese diceva che l’eresia è una idea diventata pazza. E’ così! Quando le idee sono sole diventano pazze… Quello non è il cammino!”.
Per conoscere Gesù – afferma il Papa - occorre aprire tre porte: ...
http://www.news.va/it/news/per-conoscere-gesu-bisogna-pregarlo-celebrarlo-e-i
martedì 13 maggio 2014
Beato Giuseppe Girotti
Intervista al Cardinale che ha presieduto la beatificazione del Domenicano morto a Dachau per aver aiutato gli ebrei
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/poletto-girotti-34055/
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/poletto-girotti-34055/
lunedì 12 maggio 2014
Festa della Beata Imelda
domenica 11 maggio 2014
B.Imelda Lambertini - Sabato 10 maggio 2014 a S.Sigismondo
Conversazione
LA BEATA IMElDA LAMBERTINI
Fra tradizioe iconografica e proposta di un nuovo tipo iconico
A cura di Don Francesco Pieri
Relatori: Prof. Gioia Lanzi e Don Gianluca Busi
LA BEATA IMElDA LAMBERTINI
Fra tradizioe iconografica e proposta di un nuovo tipo iconico
A cura di Don Francesco Pieri
Relatori: Prof. Gioia Lanzi e Don Gianluca Busi
La "Conversazione" sarà pubblicata sul sito You Tube di Don Gianluca Busi |
sabato 3 maggio 2014
P.Tomas Tyn (3 maggio 1950 - 1 gennaio 1990)
Preghiera per
Mario Giulio
10 novembre 1985
Dio grande e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro
cammino verso di Te, perché, nella
serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente
al Tuo servizio.
In Cristo nostro Signore. Amen.
Con migliori auguri di
santità.
Fra Tomas M. Tyn, OP
http://www.studiodomenicano.com/materiale_religioso.htm
10 novembre 1985
Dio grande e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro
cammino verso di Te, perché, nella
serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente
al Tuo servizio.
In Cristo nostro Signore. Amen.
Con migliori auguri di
santità.
Fra Tomas M. Tyn, OP
http://www.studiodomenicano.com/materiale_religioso.htm
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Santi e Beati
domenica 27 aprile 2014
Beatificazione di padre Girotti "martire per la carità" a Dachau
Il cardinale ha poi invitato a riflettere su un aspetto della vita
spirituale del nuovo Beato: l'assiduo studio delle Scritture alimentato
dalla preghiera. Grazie al pane della Parola, padre Girotti, pur nel
lager di Dachau, non perse mai "la gioia e la serenità dello spirito".
Era lui che "nutrendosi di preghiera assidua e partecipando ogni giorno
all'Eucaristia che veniva celebrata alle 4 del mattino, coltivava la
fraternità con i sacerdoti imprigionati con lui nella baracca 26, che,
costruita per ospitare 180 persone, ne conteneva in quel momento più di
mille, e riusciva con il suo carattere ilare a tenere alto il morale dei
confratelli con la sua giovialità, frutto di un cuore limpido e immerso
in Dio".
http://www.news.va/it/news/beatificazione-di-padre-girotti-martire-per-la-car
http://www.news.va/it/news/beatificazione-di-padre-girotti-martire-per-la-car
mercoledì 23 aprile 2014
Beatificazione di padre Girotti morto nel lager di Dachau. Il Papa: eroica testimonianza cristiana
martedì 22 aprile 2014
domenica 20 aprile 2014
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