Il cardinale ha poi invitato a riflettere su un aspetto della vita
spirituale del nuovo Beato: l'assiduo studio delle Scritture alimentato
dalla preghiera. Grazie al pane della Parola, padre Girotti, pur nel
lager di Dachau, non perse mai "la gioia e la serenità dello spirito".
Era lui che "nutrendosi di preghiera assidua e partecipando ogni giorno
all'Eucaristia che veniva celebrata alle 4 del mattino, coltivava la
fraternità con i sacerdoti imprigionati con lui nella baracca 26, che,
costruita per ospitare 180 persone, ne conteneva in quel momento più di
mille, e riusciva con il suo carattere ilare a tenere alto il morale dei
confratelli con la sua giovialità, frutto di un cuore limpido e immerso
in Dio".
http://www.news.va/it/news/beatificazione-di-padre-girotti-martire-per-la-car
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