Gesù era pratico, parlava sempre con gli
esempi per farsi capire. Inizia dal quinto comandamento del
decalogo: «Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”;
… Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà
essere sottoposto al giudizio» (vv. 21-22). Con questo, Gesù ci
ricorda che anche le parole possono uccidere! Quando si dice
di una persona che ha la lingua di serpente, cosa si vuol dire? Che
le sue parole uccidono! Pertanto, non solo non bisogna
attentare alla vita del prossimo, ma neppure riversare su di lui il
veleno dell’ira e colpirlo con la calunnia. Neppure sparlare su di
lui. Arriviamo alle chiacchiere: le chiacchiere, pure, possono
uccidere, perché uccidono la fama delle persone! È tanto brutto
chiacchierare! All’inizio può sembrare una cosa piacevole, anche
divertente, come succhiare una caramella. Ma alla fine, ci riempie
il cuore di amarezza, e avvelena anche noi. Vi dico la verità, sono
convinto che se ognuno di noi facesse il proposito di evitare le
chiacchiere, alla fine diventerebbe santo! È una bella strada!
Vogliamo diventare santi? Sì o no? [Piazza: Si!] Vogliamo
vivere attaccati alle chiacchiere come abitudine? Sì o no? [Piazza:
No!] Allora siamo d’accordo: niente chiacchiere!
PAPA FRANCESCO - ANGELUS
Piazza San Pietro - Domenica, 16 febbraio 2014 - Video
http://www.vatican.va/holy_father/francesco/angelus/2014/documents/papa-francesco_angelus_20140216_it.html
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