Padre Giovanni Cavalcoli: Il dogma del paradiso terrestre - Parte Terza (3/4): Il dogma del paradiso terrestre Parte Terza (3/4) Il luogo empirico, il luogo edenico, il luogo paradisiaco Sia per il paradiso terr...
Il dogma del paradiso terrestre
Parte Terza (3/4)
Il luogo empirico, il luogo edenico, il luogo paradisiaco
Sia per il paradiso terrestre, sia per il paradiso celeste o «cielo» si pone il problema della nozione di luogo. Il paradiso terrestre, da come è presentato dall’agiografo, sembra essere un luogo di questa terra. Ma nel contempo appare come un luogo così privilegiato e in armonia con l’uomo in una meravigliosa perfezione e pienezza di vita, ossia Adamo ed Eva, che, dopo il peccato e la cacciata di essi da quel luogo, si presenta come un luogo del tutto irraggiungibile.
La nozione di luogo è ricavata dalla più comune ed elementare esperienza quotidiana: ogni cosa è posta in un luogo, è circoscritta da un luogo nello spazio, s’intendono i corpi, le cose materiali. Ma quando la Rivelazione parla dell’Eden, del paradiso, dell’inferno e del purgatorio come di «luoghi», che cosa intende per luogo? Perché usa questo concetto?
Continua a leggere:
https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/il-dogma-del-paradiso-terrestre-parte.html
Non è immaginabile un corpo che non sia in un
luogo. Per questo, pensando a Cristo e alla Madonna, ci viene spontaneo
chiederci dove sono. La Chiesa
risponde: in cielo, in paradiso. Dunque in cielo c’è un ambiente fisico? Dobbiamo rispondere di sì.
I progenitori avevano un potere sull’intero universo, anche quello che si trovava al di fuori del giardino edenico? La cosa è possibile.

Nessun commento:
Posta un commento